Daniele De Luigi è curatore di Fondazione Modena Arti Visive, dove si occupa di di arte e fotografia contemporanea. Qui ha curato mostre collettive (Versus, A cosa serve l’utopia, Cantiere permanente) e personali (Stefano Arienti, Marco M. Zanin, Kenro Izu), oltre alla sezione di fotografia della retrospettiva di Cesare Leonardi.
Ha curato mostre e progetti anche per enti pubblici, gallerie, aziende, con particolare attenzione ai temi sociali e politici, e membro di giuria per diversi premi. Ha collaborato a lungo con il festival Fotografia Europea curando progetti espositivi (G. Barrera, E. Arzuffi, S. Kurtis, S. Bergantini, J. Spinatsch, F. Minelli) e, dal 2012, la rassegna e il premio “Giovane Fotografia Italiana” promosso dal Comune di Reggio Emilia. Nel 2017 è stato membro della commissione MiBACT-GAI per “Panorami contemporanei e luoghi in trasformazione”, per cui ha poi seguito il lavoro del duo Calori&Maillard sull’area delle ex Officine Reggiane, e ha curato il progetto di residenze BJCEM “Mediterranea Youth Photo” culminato nella mostra di F. Landi, E. Lhuisset e A.C. Pinho per la Young Artists Biennale a Tirana.
È docente di Pratiche installative presso la scuola di fotografia Fondazione Studio Marangoni di Firenze, di cui è membro del Comitato scientifico.