Angel Moya Garcia (Cordova, Spagna, 1980. Vive e lavora a Firenze) è critico e curatore d’arte contemporanea. Laureato in Storia dell’Arte presso l’Università di Cordova (Spagna) è attualmente Responsabile della programmazione e degli eventi culturali del Mattatoio di Roma, Co-Direttore per le Arti Visive della Tenuta Dello Scompiglio a Lucca, curatore d’arte contemporanea del Progetto “Panorama 2022” della Quadriennale di Roma e socio di ICOM Italia – International Council of Museums, dell’IKT – International Association Of Curators Of Contemporary Art e dell’IAC – Istituto di Arte Contemporanea in Spagna. La dimensione fondamentale della sua ricerca si centra sul concetto di identità, sulla collettivizzazione dell’individuo e sulla decostruzione del soggetto nella filosofia contemporanea. Allo stesso tempo affronta interrogativi sulla trasversalità, attraverso l’analisi dei confini e l’identificazione e l’approfondimento di convergenze e linee intersecanti nelle diverse pratiche della contemporaneità, con una speciale attenzione verso i linguaggi installativi e performativi.
Tra i principali progetti ricordiamo: “Periferia dell’Agonia” di Teresa Margolles, “Conosco un laberinto che è una linea retta” di Dora García, “While Being Other” di Prinz Gholam, “Le Storie della Vera Croce” di Luigi Presicce o “La sottigliezza delle cose elevate” di Andrea Galvani , sviluppati all’interno del programma triennale Dispositivi Sensibili ideato per il Mattatoio di Roma. Nella Tenuta Dello Scompiglio ha curato la personale di Eugenio Tibaldi ”Architetture dell’isolamento”, la personale di Levi van Veluw “Sanctum”, la personale di Teresa Margolles “Sobre la sangre” co-curata con Francesca Guerisoli, la rassegna di performance “Sui Generis”, co-curata con Eugenio Viola, la mostra “Krajany” di Christian Fogarolli, il progetto “I can reach you (from one to many)” insieme a Daria Filardo e Pietro Gaglianò e le mostre personali “Spazio #06” di Gian Maria Tosatti ed “Emergenze acustiche” di Roberto Pugliese. Altri progetti curati da segnalare sono “Derive. Variazioni qualitative del quotidiano” curato con Alberto Fiore e presentato al CIAC – Castello Colonna di Genazzano o “Il Principio di Realtà” di Enrico Vezzi all’interno di “Reload. Prototipo d’intervento culturale urbano” a Roma. Ha scritto saggi per numerose pubblicazioni e recensioni per riviste come Flash Art, Artribune, Exibart, Espoarte e Segno, ha realizzato lecture, talk e presentazioni e sviluppato diversi workshop su alcuni aspetti teorici e pratici della performance.