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Comunicato stampa del 1.12.24

Sabato 30 novembre 2024 si è svolta la cerimonia premiazione degli artisti vincitori e menzionati del Premio Francesco Fabbri per le Arti Contemporanee. La manifestazione, curata da Carlo Sala, è promossa da Fondazione Francesco Fabbri in collaborazione con la città di Pieve di Soligo.

Ad aggiudicarsi la tredicesima edizione del premio nella sezione “Arte emergente” è stato Edoardo Manzoni (Crema, 1993) con il lavoro Taverna (Fioritura), del 2024. L’opera, già dal titolo, evoca un’idea di rinascita che si manifesta a livello formale con il calco di una serie di rami e legni raccolti in campagna. La fusione in alluminio crea una scultura che, pur partendo da un dato reale, compie un processo di astrazione diventando un elemento materico dove spicca la componente formale e non più la mimesi del referente iniziale.

La prima menzione della giuria è stata attribuita a Federica Balconi (Monza, 1999) per il dittico NOTE 01 e NOTE 02 (2024): una felice meditazione sull’ontologia del fare scultura. Il lavoro è un cortocircuito sull’idea di finitezza dell’opera che viene incarnata da due elementi in marmo – generalmente lo stadio ultimo nella realizzazione – con sopra una griglia che rimanda invece alla carta millimetrata adottata nella fase iniziale del processo progettuale. La stessa collocazione a terra dell’opera vuole alludere a un’idea di impermanenza, di precarietà e mancanza di stabilità.

La seconda menzione è stata attribuita a Chiara Peruch (Pordenone, 1996) per il dipinto Le braci si spensero ed iniziarono a sussurrare del 2024. La tela immerge lo sguardo in uno scenario primordiale e fantascientifico dove appare un bagliore di luce rossa che sovrasta un paesaggio magmatico da cui emerge la figura di un rettile che si muove in un prezioso pavimento alla veneziana. Questo racconto ucronico in forma visiva mostra la nascita della vita sulla Terra secondo la personale, e alternativa, visione dell’autrice.

L’ultima menzione va all’opera The moment of reaction, the Cake Was Smashed Archival e Three layers of nail impression (2024) dell’autrice Tianyu Wang (Zibo, 1997). Questa serie di immagini partendo da una meditazione sulla condizione della donna nel suo paese natale, la Cina, assume un valore universale. In particolare, nelle fotografie sono inscenate la violenza e le invisibili oppressioni che di sovente nascono dentro le mura domestiche in una società patriarcale. L’artista, che è anche il soggetto ritratto negli scatti, decostruisce così il sistema di norme e la disciplina che normalmente viene imposta alle donne negli spazi domestici.

Passando invece alla sezione di Fotografia contemporanea, vince la tredicesima edizione del Premi Fabbri Alessandro Truffa (Cuorgnè, 1996) con Bee in a test tube del 2024. Il Lightbox  tocca temi come il rapporto tra mondo animale e uomo, e le conseguenze dell’azione di quest’ultimo sul primo. L’immagine, realizzata in un laboratorio, è animata dagli impulsi luminosi connessi in chiave sinestetica ad una traccia audio che riproduce il canto di un’ape regina: in tal modo ci troviamo a interrogarci sul possibile dialogo con le altre forme di vita per uscire dalla nostra forma mentis tipicamente antropocentrica. Il contatto con gli animali è anche al centro del lavoro Untitled (Heron), dalla serie All Things Laid Dormant (2024) di Benedetta Casagrande (Milano, 1993) che si è aggiudicato la prima menzione della giuria. In particolare, l’incontro con il mondo animale è mediato-vissuto attraverso il mezzo fotografico che nella sua stessa materialità genera la parte oggettuale dell’opera: questa è infatti una scultura in ceramica miscelata con l’argento, elemento fissante nella fotografia analogica.

La seconda menzione è andata a Celestino Marco Cavalli (Valenza, 1981) per il trittico Miriadi del 2024. L’autore ha realizzato una serie di tracce con la vernice fosforescente lungo un sentiero che collega Italia e Francia (un tempo attraversato dagli ebrei che sfuggivano le persecuzioni nazi-fasciste) oggi battuto dai migranti provenienti dal Sud del mondo. Le immagini mettono in relazione i punti colorati (che l’artista ha realizzato come una sorta di guida e cura per le persone che attraversano quella rotta tra mille avversità) e la volta celeste che da sempre ha indicato il cammino ai viaggiatori.

Infine, l’ultima menzione va a Ariya Karatas (Sofia, 1997) per l’opera video che documenta la performance Arjen (2024) realizzata all’interno del Si Fest a Savignano sul Rubicone. L’azione mostra l’autrice che pian piano dà fuoco all’intero archivio di fotografie vernacolari del padre scomparso. Questo semplice gesto – tra rito e happening – rinegozia l’idea stessa del valore memoriale delle immagini che nella loro scomparsa giungono ad una dimensione ‘altra’, liberata dalla labilità del loro corpo materiale.

 

 

I vincitori hanno ricevuto un premio acquisto di 5.000 euro e i loro lavori sono entrati a far parte della collezione della Fondazione Francesco Fabbri Onlus, che li custodirà a Casa Fabbri, il centro residenziale teatro di numerosi eventi. I lavori finalisti rimarranno esposti fino al 15 dicembre nella mostra collettiva di Villa Brandolini.

 

La composizione delle Giurie del Premio ha potuto annoverare autorevoli critici e curatori: per la sezione “Arte Emergente” Lorenzo Balbi, Rossella Farinotti, Angel Moya Garcia e Antonio Grulli; per la sezione “Fotografia contemporanea” Matteo Balduzzi, Francesca Lazzarini, Giangavino Pazzola e Mauro Zanchi, con la partecipazione ad entrambe di Carlo Sala, curatore del Premio.

 

Il Premio è promosso dalla Fondazione Francesco Fabbri in collaborazione con la Città di Pieve di Soligo ed inserito nel palinsesto regionale RetEventi Cultura Veneto 2024 per la Provincia di Treviso; con il patrocinio di LandscapeStories e Lago Film Fest.

 

 

 

 

 

Premio Francesco Fabbri per le Arti Contemporanee

a cura di Carlo Sala

Villa Brandolini, Solighetto di Pieve di Soligo (Treviso), Piazza Libertà n°7

 

30 novembre – 15 dicembre 2024

 

Il Premio è promosso dalla Fondazione Francesco Fabbri in collaborazione con il Comune di Pieve di Soligo e il patrocinio della Regione Veneto. È inserito nel palinsesto regionale RetEventi Cultura Veneto 2024 per la Provincia di Treviso.

 

 

Orari di apertura: da venerdì a domenica 16.00-19.00.

Ingresso libero.

 

Per Info: fondazionefrancescofabbri.it; segreteria@fondazionefrancescofabbri.it