VIA LIBERA ALL’ALBERGO DIFFUSO DI SOLIGHETTO
Fondazione Fabbri è lieta di annunciare il via libera da parte della Regione Veneto per la realizzazione dell’Albergo Diffuso di Solighetto, progetto al quale la Fondazione lavora già da tre anni a fianco del comune di Pieve di Soligo.
Durante la conferenza stampa di presentazione del progetto, venerdì 17 luglio, il Sindaco Stefano Soldan ha ricordato il percorso compiuto insieme a Fondazione Fabbri: un processo durante il quale la riflessione sull’Albergo Diffuso a Solighetto ha spaziato dalle attività didattiche e di ricerca presso l’Università IUAV di Venezia, agli eventi e le occasioni di confronto con la comunità, fino alle analisi e agli approfondimenti che il gruppo di ricerca di Fondazione ha effettuato in stretta collaborazione con il Comune.
Oltre al sindaco Stefano Soldan, sono intervenuti, tra gli altri, il consigliere regionale Alberto Villanovache ha fortemente supportato in Regione la proposta presentata dal Comune e, per conto di Fondazione Fabbri, Antonella Faggiani che ha coordinato l’attività didattica su questo tema presso l’Università Iuav di Venezia e fa parte del comitato curatoriale di Fondazione Fabbri e l’architetto Bruno Dal Col, Vicepresidente di Fondazione Fabbri.
Lo scopo dell’Albergo Diffuso è quello di rivitalizzare Solighetto, promuovendone la sua caratteristica di borgo immerso nelle Colline del Prosecco patrimonio Unesco, puntando (primo in tutta la core zone Unesco) su un progetto culturale che coniughi rigenerazione e la valorizzazione del patrimonio edilizio abbandonato alle opportunità che possono sorgere per la comunità grazie ad un turismo di qualità.
A seguito dell’approvazione, avvenuta il 16 luglio, l’assessore al Turismo Federico Caner, ha ricordando come Solighetto possieda i requisiti e rispetti i criteri regionali per consentire la deroga e quindi per localizzare un albergo diffuso, con l’obiettivo di dar vita a un progetto di rilancio turistico e di recupero architettonico e paesaggistico del territorio.
L’Albergo diffuso di Solighetto rappresenterà quindi una forma di ospitalità, organizzata e gestita in modo unitario, che consentirà il riuso del patrimonio edilizio esistente del centro storico distribuendo gli ospiti in alloggi e stanze sparse. Il progetto prevede che l’Albergo si sviluppi intorno ad un nucleo d’innesco, rappresentato dagli immobili di proprietà di Fondazione Fabbri che, con 904 metri quadrati distribuiti ai vari piani, consentirà di ospitare fino a 30 posti letto – afferma Bruno Dal Col. I proprietari privati interessati potranno aderire al progetto e mettere a disposizione dell’Albergo Diffuso gli immobili ricadenti entro il perimetro di 400 metri dal nucleo principale, secondo la normativa regionale.
Tuttavia, ricorda Antonella Faggiani “questo progetto è, innanzitutto, un progetto della comunità di Solighetto”. Per questa ragione “ha una data di inizio ma non una data di conclusione, sarà flessibile e reversibile e crediamo che debba essere accompagnato da un progetto di ospitalità diffusa che esca dal raggio di 400 metri”, andando verso lo sviluppo di una rete di comunità e di operatori economici e culturali ospitali.