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Jury

curatore

Carlo Sala

Carlo Sala

Carlo Sala, critico d’arte, curatore e teorico dell’immagine. È membro del comitato curatoriale della Fondazione Francesco Fabbri Onlus per cui dirige il festival F4 / UN’IDEA DI FOTOGRAFIA e cura il Premio Francesco Fabbri per le Arti Contemporanee; ha diretto Photo Open Up – Festival internazionale di Fotografia.
Ha curato, tra gli altri, progetti espositivi per la 12.Mostra internazionale di Architettura, People meet in architecture, Biennale di Venezia, il MUFOCO | Museo di Fotografia Contemporanea e il MART – Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto.
Suoi saggi e testi critici sono apparsi in varie pubblicazioni edite da Allemandi, Marsilio, Mimesis, Bruno Mondandori e Skira; nel 2021 ha pubblicato con il volume Stati di tensione. Conversazioni su immagine, società e politica (Silvana).

sezione / arte emergente

Lorenzo Balbi

Lorenzo Balbi (Torino, 1982. Vive e lavora a Bologna) è direttore artistico del MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna dal 2017, data in cui ha assunto il ruolo di Responsabile dell’Area Arte Moderna e Contemporanea dell’Istituzione Bologna Musei, alla quale afferiscono, oltre al MAMbo, Villa delle Rose, Museo Morandi, Casa Morandi, Museo per la Memoria di Ustica e Residenza per artisti Sandra Natali.
Dopo gli studi in Conservazione dei Beni Culturali all’Università Ca’ Foscari di Venezia, si specializza in Arte Contemporanea all’Università degli Studi di Torino.
Dal 2006 al 2017 alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino, ha insegnato Metodologia della Curatela a Campo, corso per curatori, e si è occupato dell’organizzazione e dello sviluppo di progetti espositivi negli spazi dell’istituzione a Torino e a Guarene d’Alba, oltre alle rassegne espositive della Collezione Sandretto Re Rebaudengo all’estero.
È stato curatore e responsabile della Residenza per Giovani Curatori Stranieri per tre edizioni dal 2015 al 2017.
Dal 2018 ha assunto la direzione artistica di ART CITY Bologna, rassegna di eventi espositivi in città promossa in occasione di Arte Fiera; è membro del consiglio direttivo di AMACI – Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani e del coordinamento del Forum dell’Arte Contemporanea Italiana.
Tra le mostre recentemente curate: That’s IT! Sull’ultima generazione di artisti in Italia e a un metro e ottanta dal confine (22 giugno 2018 – 6 gennaio 2019); Mika Rottenberg (31 gennaio – 19 maggio 2019); Julian Charrière. All we Ever Wanted Was Everything and Everywhere (9 giugno – 8 settembre 2019); Cesare Pietroiusti. Un certo numero di cose / A Certain Number of Things (4 ottobre 2019 – 6 gennaio 2020); AGAINandAGAINandAGAINand con opere di Ed Atkins, Luca Francesconi, Apostolos Georgiou, Ragnar Kjartansson, Susan Philipsz, Cally Spooner, Apichatpong Weerasethakul (23 gennaio – 3 maggio 2020).

Rossella Farinotti

Rossella Farinotti è critica d’arte contemporanea, curatrice e giornalista. Scrive per riviste di settore come “Flash Art Italia”, “MYmovies”, “Exibart”. Dal 2016 è direttore esecutivo dell’archivio Gio’ Pomodoro; consulente curatoriale per Sergio Rossi The Magic Kingdom; curatore della Cittadella degli Archivi di Milano e docente presso l’Università Cattolica e NABA (Nuova Accademia di Belle Arti) a Milano. La sua ricerca è attiva nello studio tra l’arte emergente giovane italiana e internazionale, con un costante dialogo con artisti storici. È una attenzione particolare all’arte pubblica e al rapporto tra impresa e arte contemporanea

Antonio Grulli

Antonio Grulli (La Spezia 1979),  critico d’arte e curatore, vive a Bologna e Milano. Cura il programma dello spazio no profit Lucerna, creato assieme a Federico Pepe a Milano. Ha fondato con l’artista Jacopo Benassi lo spazio espositivo FBI a La Spezia. Ama molto scrivere. Talvolta dipinge. Negli anni ha curato mostre per spazi quali Viafarini (Milano), MAMbo (Bologna), Ala Scaligera della Rocca di Angera (Varese), Fondazione Carispezia (La Spezia), Fondazione del Monte (Bologna), Museo di Castelvecchio (Verona), Hamlet (Zurigo), le gallerie MAI36 (Zurigo), 3+1 (Lisbona), Raffaella Cortese (Milano), De Foscherari (Bologna), Francesca Minini (Milano), P420 (Bologna), Le Dictateur (Milano), Francesco Pantaleone (Palermo), Tiziana di Caro (Napoli), C21 (Reggio Emilia), e per il project space Codalunga di Nico Vascellari (Vittorio Veneto). Con l’artista Keren Cytter ha pubblicato per i tipi di  Humboldt  Books il libro Tel Aviv – Jerusalem Diaries; assieme hanno curato il progetto The First Morning Fest of Unreasonable Acts, tenutosi a Bologna nell’autunno del 2018. Con il curatore Davide Ferri ha ideato e curato Sentimento Nuevo, una ricerca sulla critica d’arte fatta di incontri, conferenze, lectures e performance iniziata nel 2009 e terminata nel 2011. Con Diego Bergamaschi e Marco Martini ha dato vita al progetto curatoriale Eddy Merckx, che sta sviluppando, tra le altre cose, la serie di mostre Grid, incentrate sulle pubblicazioni e i libri come linguaggio artistico. Ha collaborato con le testate Flash Art, ATP Diary, Artribune, Cura Magazine, Exibart, Studio Magazine, Le Dictateur, Mousse Magazine, Arte e Critica, Boite, e scritto per artisti quali: Andreas Angelidakis, Paola Angelini, Jacopo Benassi, Anna-Sophie Berger, Luca Bertolo, Chiara Camoni, Pierpaolo Campanini, Giulia Cenci, Paolo Chiasera, Francesco De Grandi, Flavio Favelli, Kinkaleri, Giacomo Montanelli, Anna Ostoya, Katrin Plavcak, Concetto Pozzati, Sissi, Maddalena Tesser, Nico Vascellari, Cuoghi Corsello, Italo Zuffi.

Angel Moya Garcia

Angel Moya Garcia (Cordova, Spagna, 1980. Vive e lavora a Firenze) è critico e curatore d’arte contemporanea. Laureato in Storia dell’Arte presso l’Università di Cordova (Spagna) è Co-Direttore per le Arti Visive della Tenuta Dello Scompiglio a Lucca e socio di ICOM Italia – International Council of Museums, dell’IKT – International Association Of Curators Of Contemporary Art e dell’IAC – Istituto di Arte Contemporanea in Spagna. Recentemente è stato curatore del Padiglione Spagnolo nella prima edizione della Biennale di Malta (2024) e curatore del Progetto “Panorama” della Quadriennale di Roma (2022-2024), mentre in passato ha curato il programma annuale delle Residenze artistiche BLM – Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia (2023) ed è stato Responsabile della programmazione e degli eventi culturali del Mattatoio di Roma (2020-2022). La dimensione fondamentale della sua ricerca si centra sul concetto di identità, sulla collettivizzazione dell’individuo e sulla decostruzione del soggetto nella filosofia contemporanea. Allo stesso tempo affronta interrogativi sulla trasversalità, attraverso l’analisi dei confini e l’identificazione e l’approfondimento di convergenze e linee intersecanti nelle diverse pratiche della contemporaneità, con una speciale attenzione verso i linguaggi installativi e performativi.

sezione / fotografia contemporanea

Matteo Balduzzi

Nato a Milano nel 1969.
Architetto di formazione, è curatore nel campo dell’arte pubblica e della fotografia, intesa come mezzo di relazione tra le persone, l’ambiente, la memoria collettiva.

 

Dal 2004 collabora stabilmente con il Museo di Fotografia Contemporanea di Cinisello Balsamo, per cui ha curato numerosi progetti caratterizzati da un intenso dialogo con il territorio e dal lavoro con gli autori delle pi˘ giovani generazioni. Tra questi SALVIAMO LA LUNA (2005/2007) di Jochen Gerz, THE MOBILE CITY (2008) nelle periferie di Milano e Toronto, RICORDAMI PER SEMPRE, di Marco Signorini e Giulio Mozzi (2011), ART AROUND (2011/2013) con Beat Streuli e otto giovani artisti nel Nord Milano, VETRINETTA (2014/2015) con Paolo Riolzi.
URBAN LAYERS (2016/2017), articolato progetto europeo costituito da 2 call internazionali, una residenza di 6 giovani artisti a Gibellina, tre festival urbani nelle città di Malaga, Salonicco e Lecce, un libro si è concluso o nel marzo 2017 con una mostra e un convegno presso la Triennale di Milano.

 

Ha realizzato e curato singolarmente e insieme a Stefano Laffi progetti di arte pubblica in diverse località italiane e non, tra cui negli ultimi anni FORESTA NASCOSTA a San Giuliano Milanese (2009), L’ETÀ DELL’ORO, a Chiasso (2010) e FORESTA BIANCA, a Rosignano Marittimo (2012/2013), SABATO DEL VILLAGGIO (2013/2014), a Cesano Maderno.

 

Presso lo spazio Forma e successivamente Forma Meravigli ha curato diverse mostre di fotografia e progetti partecipati sull’identità e le trasformazioni della città di Milano, tra cui Milano, un minuto prima (2011), Exposed Project (2015), I giorni del parco lambro (2016), VIP à la carte (2016).

 

Dal 2010 è docente presso il Master in Photography e Visual Design di NABA a Milano.
È membro del gruppo di lavoro sull’arte pubblica ARTINRETI, basato presso Cittadellarte a Biella e coordinato dalla Fondazione Pistoletto.
È socio fondatore dell’organizzazione no-profit per l’arte contemporanea CAREOF, di Milano.

credit: Davide Sabattini
credit: Davide Sabattini

Francesca Lazzarini

 

Francesca Lazzarini è curatrice, docente e ricercatrice. É attualmente impegnata in un dottorato in Curatorial Knowledge/Advanced Practices presso il Dipartimento di Visual Cultures di Goldsmiths, Londra. La sua ricerca guarda al post-fotografico come spazio aperto e dinamico nel quale articolare nuove modalità di relazione con e attraverso le immagini. Ha lavorato per Fondazione Fotografia Modena e la Scuola di Alta Formazione dalla loro ideazione sino al 2013. Ha poi intrapreso un percorso da freelance, curando mostre e progetti in collaborazione con organizzazioni private, publiche e indipendenti tra le quali: SixtyEight Art Institute, Copenaghen; FMAV, Modena; Kunsthaus, Graz; Škuc Gallery, Lubiana; IC-CD, Roma; Galleria Kortil, Fiume; NABA, Milano; Fondazione Francesco Fabbri, Treviso; SpazioGamma, Milano; BACO, Bergamo. La sua pratica curatoriale privilegia progetti di lungo termine, improntati sulla ricerca, la collaborazione e la sperimentazione. Tra questi: POIUYT (2017 – ), Neuro-Revolution (2019-2020), Talking (about ) Images (2018-2019), Stories from the Edges (2015-2016). Dirige il programma di residenze d’artista AiR Trieste, da lei fondato nel 2016. Insegna Teoria e Metodo dei Mass Media alla LABA-Libera Accademia di Belle Arti di Brescia.

Giangavino Pazzola

 

Giangavino Pazzola (Sassari, 1981)

 

Ph.D. in Urban and Cultural Studies al Politecnico di Torino, dal 2018 è associate curator a CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia di Torino dove ha in carico i programmi di ricerca, tra i quali anche FUTURES Photography, piattaforma europea per la promozione di artisti emergenti.

 

Dal 2022 è curatore della Sezione Fotografia e Immagine in Movimento ad Arte Fiera Bologna. Nel 2023 è stato nominato project manager del nuovo Festival di Fotografia di Torino da Fondazione per la Cultura Torino.

 

Collabora con enti e istituzioni nazionali e internazionali per le quali ha curato progetti, mostre e giurie.Visiting researcher a University of Birmingham, ha scritto su arti contemporanee a Torino (OCP, 2018) e pubblicato un libro sui centri di produzione culturale indipendente (GAI, 2017), oltre a ricerche su riviste accademiche internazionali e nazionali.

 

Insegna Estetica allo IED di Torino.

Mauro Zanchi

Mauro Zanchi è critico d’arte, curatore e saggista. Dirige il museo temporaneo BACO (Base Arte Contemporanea Odierna), a Bergamo, dal 2011. Attualmente insegna storia della Fotografia e dell’Arte nel Centro Bauer a Milano e nella Libera Accademia di Belle Arti (LABA) a Brescia, Semiotica dell’Arte nell’Istituto Europeo del Design (IED) a Torino. È coordinatore del corso di Fotografia alla LABA di Brescia.  Alcune pubblicazioni recenti: Metafotografia 1+2+3 (Skinnerboox, 2019-2021), La fotografia come medium estendibile (Postmedia books, 2022), Le insidie delle immagini (Postmedia books, 2022), Fotografie ritrovate (Postmedia books, 2024), Arte e magia (Giunti, 2018), Arte ed eros (Giunti, 2020), Arte e alchimia. Dall’antico al contemporaneo (Giunti, 2021),  Arte e gioco (Giunti, 2022), Arte e bruttezza (Giunti, 2023). Scrive per Art e Dossier, Antinomie, Doppiozero e ATPdiary.