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Comunicato stampa del 02.03.21

LA MOSTRA DEL PREMIO FRANCESCO FABBRI È STATA PROROGATA DI UNA SETTIMANA.

FINISSAGE IL 5 MARZO, SARÀ PRESENTE IL CURATORE CARLO SALA.

Ultimi giorni per visitare la mostra del Premio Francesco Fabbri per le Arti Contemporanee, l’iniziativa curata da Carlo Sala e giunta alla nona edizione sarà visitabile fino al 5 marzo, data in cui si concluderà l’edizione con finissage.

La mostra sarà accessibile al pubblico in Villa Brandolini dal mercoledì al venerdì, dalle ore 16 alle ore 19.30; venerdì 5 marzo sarà presente il curatore Carlo Sala che guiderà i visitatori all’interno del percorso espositivo.

La mostra coinvolge 60 finalisti internazionali, divisi tra le due sezioni di Arte Emergente e Fotografia Contemporanea, selezionati da una giuria di prestigio che ha esaminato – edizione record – ben 1190 candidature.

 

Valentina Furian (Dolo, 1989) si è aggiudicata la sezione Arte Emergente del Premio Fabbri con l’opera Drago, 2020. Sul solco della sua ricerca, che indaga il legame tra uomo e natura, l’artista ha proposto un’installazione video a doppio canale popolato da fattezze animali dentro uno scenario notturno e rarefatto. Nonostante il titolo sembri evocare la presenza di un essere fantastico dai tratti mostruosi lo spettatore si ritrova dinnanzi a una narrazione fatta di gesti lievi, carichi di delicatezza, pervasa da un silenzio ammantato di spiritualità.

A vincere nella sezione Fotografia Contemporanea è stato Paolo Ciregia (Viareggio, 1987) con Stalin 2, 2019. Si tratta di un lavoro collegato al recente dibattito sul valore simbolico dei monumenti che, soprattutto negli Stati Uniti, ha portato alla rimozione di alcune sculture dal carattere divisivo. L’artista ha collezionato vari busti che ritraggono alcuni tra i più noti dittatori del XX secolo vedendo in questi i simulacri di un potere che vuole insinuarsi nella sfera domestica.

I vincitori assoluti delle due sezioni hanno ricevuto un premio acquisto di 5.000 euro l’uno e vedranno le loro opere entrare nella collezione di Fondazione Fabbri; sono state annunciate inoltre le menzioni speciali che le giurie hanno voluto attribuire ad alcuni lavori particolarmente significativi, il riconoscimento è andato a Federico Cantale, Martina Melilli, Silvia Bigi, Orecchie D’Asino e Claudia Petraroli.

 

E’ stata un’edizione particolare e non facile da realizzare dato il complesso momento storico che il mondo sta affrontando e che ha molto colpito il settore delle arti e della cultura, ma Fondazione Fabbri è già proiettata a celebrare, con la prossima edizione del Premio, i dieci anni di questo prestigioso concorso.


Premio Francesco Fabbri per le Arti Contemporanee
a cura di Carlo Sala
Villa Brandolini, Solighetto di Pieve di Soligo (Treviso), Piazza Libertà n°7
Finissage 5 marzo, ore 17.30
17 febbraio – 5 marzo 2021

Il Premio è promosso dalla Fondazione Francesco Fabbri in collaborazione con il Comune di Pieve
di Soligo, con il patrocinio di Regione Veneto e Provincia di Treviso, e di Landscape Stories e TRA.

Orari di apertura: mercoledi – giovedi – venerdi, 16.00 – 19.30

Ingresso libero.

 

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Comunicato stampa del 01.03.21

ANTONIO BELLUCCI. DANAE 

DANAE REVISITED

Villa Brandolini, Pieve di Soligo (TV) 

12 marzo – 23 aprile 2021

“Una mostra attorno al mito di Danae che mette in dialogo il dipinto rococò del grande artista Antonio Bellucci  con diciannove pittori contemporanei” 

 

Il 12 marzo alle 17.30 a Villa Brandolini a Pieve di Soligo (TV) inaugura l’esposizione attorno al mito di Danae che  mette in dialogo un dipinto del grande artista rococò Antonio Bellucci (1654 – 1726) con diciannove pittori  contemporanei. La mostra, con la curatela di Carlo Sala, è promossa dalla Fondazione Francesco Fabbri Onlus in  collaborazione con il comune di Pieve di Soligo.

 

Il progetto espositivo si snoda a partire da un’opera acquisita di recente da Fondazione Fabbri, la Danae di Antonio  Bellucci, pittore veneziano che fu tra i protagonisti dell’arte europea tra Seicento e Settecento e che si spense a Soligo  nel 1726. L’autore, dopo una serie di importanti commissioni a Venezia, lavorò presso varie corti del continente: nel  1709 è chiamato a Vienna dove opera per l’imperatore Giuseppe I e per il suo successore Carlo VI e dal 1716 è a  Londra dove è ancora visibile il grandioso soffitto a motivi allegorici che realizza a Buckingham Palace.

Il dipinto di Bellucci esposto in mostra narra le vicende dell’eroina della mitologia greca rinchiusa in una torre dal padre Acrisio, re di Argo, a cui l’oracolo di Delfi aveva predetto che sarebbe morto per mano della discendenza di sua  figlia. La tela, rifacendosi ad una lunga tradizione iconografica, mostra il momento in cui il dio Zeus feconda la  giovane sotto forma di pioggia dorata, rendendola madre di Perseo. La declinazione del mito operata da Bellucci è  chiaramente di matrice tizianesca assecondando la moda di allora per la pittura veneta del Cinquecento, con

l’aggiunta di alcuni elementi decorativi (come gli eleganti dettagli floreali) sintomatici del gusto del suo tempo. Danae Revisited mette in relazione il dipinto storico con le opere di diciannove tra i più interessanti pittori di ricerca  operanti in Italia, per rinnovare visivamente e concettualmente il mito. Gli artisti in mostra sono Paola Angelini,  Thomas Braida, Chiara Calore, Nebojša Despotović, Luca De Angelis, Zehra Doğan, Barbara De Vivi,  Christian Fogarolli, Alessandro Fogo, Matteo Fato, Oscar Giaconia, Giuseppe Gonella, Iva Lulashi, Luisa Mè,  Giulio Saverio Rossi, Nicola Samorì, Davide Serpetti, Marta Spagnoli e Shafei Xia.

Questi autori si sono interrogati sul senso profondo di rivisitare al giorno d’oggi un mito come quello di Danae, giungendo ad approcci molto diversi. Alcuni pittori hanno voluto mantenere dei richiami all’iconografia classica,  mentre altri hanno utilizzato Danae come un pretesto visivo per esprimere una serie di riflessioni e istanze sul tempo presente. La mostra appare così una polifonia di visioni pittoriche contemporanee che spaziano dai richiami alla  tradizione attraverso la citazione a una narrazione imperniata sull’immaginario presente, da visioni figurali fortemente  espressive alla smaterializzazione astratta della scena, da immagini che si legano strettamente al reale a composizioni  allegoriche, da visioni cupe, grottesche e cariche di tensione a dipinti dove troneggia l’ironia fino a opere dove la  pittura diviene espansa nello spazio.

La mostra vuole porre un nuovo tassello a una tradizione iconografia che oggi appare quanto mai attuale perché nei  secoli è stata portatrice di una pluralità di accezioni della figura femminile, da emblema di castità a oggetto del  desiderio sessuale, apparendo così una ‘cartina tornasole’ della forma mentis nei confronti del ruolo della donna nella  società.

 

In occasione della mostra uscirà Danae. Bagliori del mito un numero di Engramma (la rivista del Centro studi  classicA dell’Università IUAV di Venezia) dedicato alla figura di Danae con contributi di importanti studiosi di vari  ambiti disciplinari.

 

La mostra rimarrà aperta a Villa Brandolini a Pieve di Soligo fino al 23 aprile 2021, dal mercoledì al venerdì dalle  16.00 alle 19.30.

 

INFORMAZIONI:

ANTONIO BELLUCCI. DANAE 

DANAE REVISITED 

a cura di Carlo Sala

Villa Brandolini, Pieve di Soligo (TV)

12 marzo – 23 aprile 2021

vernissage: venerdì 12 marzo, ore 17.30

 

Villa Brandolini, Pieve di Soligo (TV) 

Piazza Libertà, 7 – località Solighetto

 

Orari di apertura: mercoledì-venerdì 16.00-19.30

Ingresso libero

 

Evento promosso da Fondazione Francesco Fabbri e Comune di Pieve di Soligo.

Info mostra: segreteria@fondazionefrancescofabbri.it

www.fondazionefrancescofabbri.it

Elenco autori contemporanei:

Paola Angelini (San Benedetto del Tronto, 1983)

Thomas Braida (Gorizia, 1982)

Chiara Calore (Abano Terme, 1994)

Nebojša Despotović (Belgrado, 1982)

Luca De Angelis (San Benedetto del Tronto, 1980)

Zehra Doğan (Diyarbakır,1989)

Barbara De Vivi (Venezia, 1992)

Christian Fogarolli (Trento, 1983)

Alessandro Fogo (Thiene, 1992)

Matteo Fato (Pescara, 1979)

Oscar Giaconia (Milano, 1978)

Giuseppe Gonella (Motta di Livenza, 1984)

Iva Lulashi (Tirana, 1988)

Luisa Mè – Luca Colangiacomo (Milano, 1990), Francesco Pasquini (Pesaro, 1991)

Giulio Saverio Rossi (Massa, 1988)

Nicola Samorì (Forlì, 1977)

Davide Serpetti (L’Aquila, 1990)

Marta Spagnoli (Verona, 1994)

Shafei Xia (Shao Xing, 1989)


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Comunicato stampa del 22.02.21

CONTINUA ANCHE QUESTA SETTIMANA LA MOSTRA DEL PREMIO FRANCESCO FABBRI

MERCOLEDÌ 24 FEBBRAIO SARA’ PRESENTE IL CURATORE CARLO SALA

A una settimana dall’opening della mostra del Premio Francesco Fabbri per le Arti Contemporanee, Villa Brandolini a Pieve di Soligo (TV) apre nuovamente le porte ai visitatori che, numerosi, ammireranno le opere esposte. L’iniziativa curata da Carlo Sala e giunta alla nona edizione sarà visitabile fino al 5 marzo, data in cui si concluderà l’edizione con un finissage.

In un momento storico tanto complesso, la realizzazione di questa mostra – alla quale sono stati imposti vari slittamenti causa ragioni di forza maggiore note a tutti – rivela anche una valenza simbolica, con lo scopo di far arrivare un segnale di resistenza culturale come strumento di welfare, e di sostegno al settore delle arti.
La mostra sarà accessibile al pubblico in Villa Brandolini dal mercoledì al venerdì, dalle ore 16 alle ore 19.30; mercoledì 24 febbraio sarà presente il curatore Carlo Sala che guiderà i visitatori all’interno del percorso espositivo.

La mostra coinvolge 60 finalisti internazionali, divisi tra le due sezioni di Arte Emergente e Fotografia Contemporanea, selezionati da una giuria di prestigio che ha esaminato – edizione record – ben 1190 candidature.Valentina Furian (Dolo, 1989) si è aggiudicata la sezione Arte Emergente del Premio Fabbri con l’opera Drago, 2020. Sul solco della sua ricerca, che indaga il legame tra uomo e natura, l’artista ha proposto un’installazione video a doppio canale popolato da fattezze animali dentro uno scenario notturno e rarefatto. Nonostante il titolo sembri evocare la presenza di un essere fantastico dai tratti mostruosi lo spettatore si ritrova dinnanzi a una narrazione fatta di gesti lievi, carichi di delicatezza, pervasa da un silenzio ammantato di spiritualità.

A vincere nella sezione Fotografia Contemporanea è stato Paolo Ciregia (Viareggio, 1987) con Stalin 2, 2019. Si tratta di un lavoro collegato al recente dibattito sul valore simbolico dei monumenti che, soprattutto negli Stati Uniti, ha portato alla rimozione di alcune sculture dal carattere divisivo. L’artista ha collezionato vari busti che ritraggono alcuni tra i più noti dittatori del XX secolo vedendo in questi i simulacri di un potere che vuole insinuarsi nella sfera domestica.

I vincitori assoluti delle due sezioni hanno ricevuto un premio acquisto di 5.000 euro l’uno e vedranno le loro opere entrare nella collezione di Fondazione Fabbri; sono state annunciate inoltre le menzioni speciali che le giurie hanno voluto attribuire ad alcuni lavori particolarmente significativi, il riconoscimento è andato a Federico Cantale, Martina Melilli, Silvia Bigi, Orecchie D’Asino e Claudia Petraroli.

 

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Premio Francesco Fabbri per le Arti Contemporanee
a cura di Carlo Sala
Villa Brandolini, Solighetto di Pieve di Soligo (Treviso), Piazza Libertà n°7
Cerimonia di premiazione online 13 febbraio ore 17.30
17 – 26 febbraio 2021

Il Premio è promosso dalla Fondazione Francesco Fabbri in collaborazione con il Comune di Pieve
di Soligo, con il patrocinio di Regione Veneto e Provincia di Treviso, e di Landscape Stories e TRA.

Orari di apertura: mercoledi – giovedi – venerdi, 16.00 – 19.30
Ingresso libero.

Per Info: www.fondazionefrancescofabbri.it; segreteria@fondazionefrancescofabbri

Comunicato stampa del 16.02.21

APRE DOMANI LA MOSTRA DEL PREMIO FABBRI

VENERDÌ 19 FEBBRAIO SARÀ PRESENTE IL CURATORE CARLO SALA A GUIDARE I VISITATORI

Fondazione Francesco Fabbri Onlus è lieta di annunciare l’apertura, domani 17 febbraio, dell’ esposizione collettiva delle opere finaliste al Premio Francesco Fabbri per le Arti Contemporanee. L’iniziativa curata da Carlo Sala e giunta alla nona edizione sarà visitabile nella suggestiva cornice di Villa Brandolini a Pieve di Soligo (TV) fino a venerdì 26 febbraio.
In un momento storico tanto complesso, la realizzazione di questa mostra – alla quale sono stati imposti vari slittamenti causa ragioni di forza maggiore note a tutti – rivela anche una valenza simbolica, con lo scopo di far arrivare un segnale di resistenza culturale come strumento di welfare, e di sostegno al settore delle arti.
La mostra sarà accessibile al pubblico in Villa Brandolini dal mercoledì al venerdì, dalle ore 16 alle ore 19.30; venerdì 19 sarà presente il curatore Carlo Sala che guiderà i visitatori all’interno del percorso espositivo.

L’esposizione coinvolge 60 finalisti internazionali, divisi tra le due sezioni di Arte Emergente e Fotografia Contemporanea, selezionati da una giuria di prestigio che ha esaminato – edizione record – ben 1190 candidature.
Tra le numerose opere candidate, sono risultate finaliste della sezione Arte Emergente – dedicata agli under 35 – quelle di: Sveva Angeletti, Marco Antelmi, Luca Bosani, Gianluca Brando, Lucia Bricco, Mara Callegaro, Letizia Calori, Federico Cantale, Alessia Cargnelli, Matteo Costanzo, Nicolò Degiorgis, Antonio Della Guardia, Binta Diaw, Lorenzo Ermini, Valentina Furian, Nicola Lorini, Luca Marcelli, Martina Melilli, Stefan Milosavljevic, Clàudia Mirambell Adroher, Caterina Morigi, Francis Offman, Dario Picariello, Giulio Saverio Rossi, Giuliana Rosso, Letizia Scarpello, Davide Sgambaro, Gabriel Stöckli, Davide Stucchi ed Eva Chiara Trevisan.
I finalisti della sezione Fotografia Contemporanea invece sono: Bruno Baltzer & Leonora Bisagno, Riccardo Banfi, Mariella Bettineschi, Silvia Bigi, Jaspal Birdi, Calori & Maillard, Domenico Camarda, Marina Caneve, Luca Capuano & Camilla Casadei Maldini, Valeria Cherchi, Paolo Ciregia, Federico Clavarino, Mario Cresci, Orecchie d’Asino, Barbara De Vivi, Massimiliano Gatti, Valentina Lapolla, Fabien Marques, Luca Massaro, Valentina Miorandi, Gloria Pasotti, Camillo Pasquarelli, Iacopo Pasqui, Claudia Petraroli, Eleonora Quadri, Alessandro Sambini, Buhlebezwe Siwani, Jacopo Valentini, Rocco Venezia e Martina Zanin.

Valentina Furian (Dolo, 1989) si è aggiudicata la sezione Arte Emergente del Premio Fabbri con
l’opera Drago, 2020. Sul solco della sua ricerca, che indaga il legame tra uomo e natura, l’artista ha proposto un’installazione video a doppio canale popolato da fattezze animali dentro uno scenario notturno e rarefatto. Nonostante il titolo sembri evocare la presenza di un essere fantastico dai tratti mostruosi lo spettatore si ritrova dinnanzi a una narrazione fatta di gesti lievi, carichi di delicatezza, pervasa da un silenzio ammantato di spiritualità.
A vincere nella sezione Fotografia Contemporanea è stato Paolo Ciregia (Viareggio, 1987) con
Stalin 2, 2019. Si tratta di un lavoro collegato al recente dibattito sul valore simbolico dei
monumenti che, soprattutto negli Stati Uniti, ha portato alla rimozione di alcune sculture dal
carattere divisivo.
L’artista ha collezionato vari busti che ritraggono alcuni tra i più noti dittatori del XX secolo
vedendo in questi i simulacri di un potere che vuole insinuarsi nella sfera domestica.
I vincitori assoluti delle due sezioni hanno ricevuto un premio acquisto di 5.000 euro l’uno e
vedranno le loro opere entrare nella collezione di Fondazione Fabbri; sono state annunciate inoltre le menzioni speciali che le giurie hanno voluto attribuire ad alcuni lavori particolarmente significativi, il riconoscimento è andato a Federico Cantale, Martina Melilli, Silvia Bigi, Orecchie D’Asino e Claudia Petraroli.

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Premio Francesco Fabbri per le Arti Contemporanee
a cura di Carlo Sala
Villa Brandolini, Solighetto di Pieve di Soligo (Treviso), Piazza Libertà n°7
Cerimonia di premiazione online 13 febbraio ore 17.30
17 – 26 febbraio 2021

Il Premio è promosso dalla Fondazione Francesco Fabbri in collaborazione con il Comune di Pieve
di Soligo, con il patrocinio di Regione Veneto e Provincia di Treviso, e di Landscape Stories e TRA.

Orari di apertura: mercoledi – giovedi – venerdi, 16.00 – 19.30
Ingresso libero.

Per Info: www.fondazionefrancescofabbri.it; segreteria@fondazionefrancescofabbri

Comunicato stampa del 13.02.21

ANNUNCIATI I VINCITORI DELLA NONA EDIZIONE DEL PREMIO FRANCESCO FABBRI PER LE ARTI CONTEMPORANEE

Dopo la chiusura forzata di mostre d’arte ed eventi museali in ossequio alle misure di contenimento del virus, Fondazione Francesco Fabbri Onlus è lieta di annunciare l’apertura per il 17 febbraio dell’esposizione collettiva dei finalisti al Premio Francesco Fabbri per le Arti Contemporanee. L’iniziativa curata da Carlo Sala e giunta alla nona edizione sarà visitabile nella suggestiva cornice di Villa Brandolini a Pieve di Soligo (TV).

L’attuale emergenza sanitaria ha impedito il normale svolgimento della cerimonia di premiazione, che si è tenuta sabato 13 febbraio alle 17.30 in modalità online, accessibile in diretta dalla pagina Facebook di Fondazione Fabbri. Lo sforzo di realizzare l’evento – anche in questo momento così difficile – vuole essere un chiaro segnale di resistenza culturale e di vicinanza al settore delle arti tanto duramente colpito, nella convinzione che la cultura sia parte delle azioni di welfare per il cittadino. In questo anno così complesso abbiamo ricevuto la candidatura di ben 1190 artisti da una ventina di paesi del mondo.

 

Valentina Furian (Dolo, 1989) si è aggiudicata la sezione Arte Emergente del Premio Fabbri con l’opera Drago del 2020. Sul solco della sua ricerca che indaga il legame tra uomo e natura, l’artista ha proposto una installazione video a doppio canale popolato da fattezze animali dentro uno scenario notturno e rarefatto. Nonostante il titolo sembri evocare la presenza di un essere fantastico dai tratti mostruosi, lo spettatore si ritrova dinanzi a una narrazione fatta di gesti lievi, carichi di delicatezza e cura e pervasa da un silenzio ammantato di spiritualità.

La prima menzione della Giuria è stata attribuita alla scultura Sale e Pepe (2019) di Federico Cantale (Legnano, 1996). L’opera, in legno laccato, sembra essere composta da una serie di forme astratte che poi pian piano si ricompongono allo sguardo rivelando le sagome di due corpi sdraiati che si tengono per mano; La scultura evoca così una serie di immagi arcaiche dal valore universale.

L’installazione Un abbraccio (2020) di Martina Melilli (Piove di Sacco, 1987) si è aggiudicata la seconda menzione della Giuria. Durante i mesi di lockdown l’artista, in risposta al senso di isolamento che la pervadeva, ha realizzato 54 conversazioni via Skype con una serie di persone che hanno risposto al suo appello. Ognuna di esse le ha spedito un’immagine che è diventata una delle cartoline (parte dell’installazione in mostra) che i visitatori possono acquistare innescando così un’ulteriore dinamica relazionale.

A vincere nella sezione Fotografia Contemporanea è Paolo Ciregia (Viareggio, 1987) con Stalin 2 (2019), un lavoro collegato al recente dibattito sul valore simbolico dei monumenti che, specie negli Stati Uniti, ha portato alla rimozione di alcune sculture dal carattere divisivo. L’artista ha collezionato vari busti che ritraggono alcuni tra i più noti dittatori del XX secolo vedendo in questi i simulacri di un potere che vuole insinuarsi nella sfera domestica. Ciregia ha creato delle immagini dalle parvenze aniconiche attraverso la scansione degli anfratti degli oggetti, per farne emergere metaforicamente il lato oscuro.

La prima menzione della Giuria va a Silvia Bigi (Ravenna, 1985) per urtümliches Bild #5 (2020), un’opera strettamente legata al periodo che stiamo vivendo segnato dalla pandemia. L’artista ha creato un archivio di sogni, occorsi a persone di vari paesi del mondo durante il periodo di confinamento, che sono poi stati trasformanti in immagini da un algoritmo di apprendimento automatico. La macchina, fallendo il suo compito, ha generato una serie di scenari perturbanti che rimandano alla dimensione dell’inconscio umano.

La seconda menzione va al collettivo Orecchie d’Asino (composto da Ornella De Carlo e Federica Porro) per il lavoro intitolato Un pezzo d’acqua (2020). L’opera incarna la natura processuale della loro pratica artistica che in questo caso si snoda attraverso un testo legato all’improvvisazione, un’installazione e un video per giungere infine allo scatto fotografico dove appaiono una serie di oggetti sospesi tra realtà onirica e quotidianità.

L’ultima menzione è andata a Claudia Petraroli (Teramo, 1987) per L’arte è il geroglifico della potenza (gennaio 2020) del 2020, un’opera che innesca una riflessione sulle dinamiche del lavoro all’interno del sistema capitalista. La stampa su raso riporta delle tracce digitali connesse all’attività grafica di post-produzione svolta dall’autrice per alcuni brand del lusso: si tratta di un ‘furto’ che idealmente la risarcisce del tempo sottratto alla pratica artistica e crea un cortocircuito nelle logiche del sistema produttivo.

I vincitori hanno ricevuto un premio acquisto di 5.000 euro e i loro lavori sono entrati a far parte della collezione di Fondazione Francesco Fabbri Onlus, che li custodirà presso Casa Fabbri, il centro residenziale teatro di numerosi eventi. I lavori finalisti rimarranno esposti fino al 26 febbraio all’interno della mostra collettiva di Villa Brandolini.

 

La composizione delle Giurie del Premio ha potuto annoverare autorevoli critici e curatori: per la sezione “Arte emergente” Lorenzo Balbi, Lucrezia Calabrò Visconti, Angel Moya Garcia e Stefano Raimondi; per la sezione “Fotografia contemporanea” Daniele De Luigi, Francesca Lazzarini, Giangavino Pazzola e Mauro Zanchi; con la partecipazione ad entrambe di Carlo Sala, curatore del Premio

I vincitori hanno ricevuto un premio acquisto di 5.000 euro e i loro lavori sono entrati a far parte della collezione di Fondazione Francesco Fabbri Onlus, che li custodirà presso Casa Fabbri, il centro residenziale teatro di numerosi eventi. I lavori finalisti rimarranno esposti fino al 26 febbraio all’interno della mostra collettiva di Villa Brandolini.

 

La composizione delle Giurie del Premio ha potuto annoverare autorevoli critici e curatori: per la sezione “Arte emergente” Lorenzo Balbi, Lucrezia Calabrò Visconti, Angel Moya Garcia e Stefano Raimondi; per la sezione “Fotografia contemporanea” Daniele De Luigi, Francesca Lazzarini, Giangavino Pazzola e Mauro Zanchi; con la partecipazione ad entrambe di Carlo Sala, curatore del Premio.

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Premio Francesco Fabbri per le Arti Contemporanee // Nona Edizione
a cura di Carlo Sala
Villa Brandolini, Solighetto di Pieve di Soligo (Treviso), Piazza Libertà n°7
Cerimonia di premiazione online 13 febbraio ore 17.30
17 – 26 febbraio 2021

Il Premio è promosso dalla Fondazione Francesco Fabbri in collaborazione con il Comune di Pieve
di Soligo, con il patrocinio di Regione Veneto e Provincia di Treviso, e di Landscape Stories e TRA.

Orari di apertura: mercoledi – giovedi – venerdi, 16.00 – 19.30
Ingresso libero.

Per Info: www.fondazionefrancescofabbri.it; segreteria@fondazionefrancescofabbri

APRE LA MOSTRA DEL PREMIO FRANCESCO FABBRI PER LE ARTI CONTEMPORANEE
Comunicato stampa del 05.02.21

APRE LA MOSTRA DEL PREMIO FRANCESCO FABBRI PER LE ARTI CONTEMPORANEE

Dopo la chiusura forzata di mostre d’arte ed eventi museali in ossequio alle misure di contenimento del virus, Fondazione Francesco Fabbri Onlus è lieta di annunciare l’apertura per il 17 febbraio dell’esposizione collettiva dei finalisti al Premio Francesco Fabbri per le Arti Contemporanee.
L’iniziativa curata da Carlo Sala e giunta alla nona edizione sarà visitabile nella suggestiva cornice di Villa Brandolini a Pieve di Soligo (TV).
L’attuale emergenza sanitaria impedirà il normale svolgimento della cerimonia di premiazione, che si terrà sabato 13 febbraio alle 17.30 in modalità online e sarà accessibile in diretta sui canali social di Fondazione Fabbri. Lo sforzo di realizzare l’evento – anche in questo momento così difficile – vuole essere un chiaro segnale di resistenza culturale e di vicinanza al settore delle arti tanto duramente colpito, nella convinzione che la cultura sia parte delle azioni di welfare per il cittadino.

L’esposizione coinvolge 60 finalisti internazionali, divisi tra le due sezioni di Arte Emergente e Fotografia Contemporanea, selezionati da una giuria di prestigio che ha esaminato – edizione record – ben 1190 candidature. Durante la cerimonia di premiazione online saranno proclamati i vincitori assoluti delle due sezioni, che riceveranno un premio acquisto di 5.000 euro l’uno e vedranno le loro opere entrare nella collezione di Fondazione Fabbri; saranno annunciate inoltre le menzioni speciali che le giurie hanno voluto attribuire ad alcuni lavori particolarmente significativi.
Fondazione persegue così il suo impegno nella valorizzazione dei linguaggi contemporanei, creando una mappatura degli autori che si distinguono per una ricerca aderente alle istanze del presente e compiendo, attraverso il Premio Francesco Fabbri, un’opera di scouting delle varie tendenze che compongono il mosaico dell’arte visiva attuale evidenziandone i caratteri maggiormente innovativi.

Tra le numerose opere candidate, sono risultate finaliste della sezione Arte Emergente – dedicata agli under 35 – quelle di: Sveva Angeletti, Marco Antelmi, Luca Bosani, Gianluca Brando, Lucia Bricco, Mara Callegaro, Letizia Calori, Federico Cantale, Alessia Cargnelli, Matteo Costanzo, Nicolò Degiorgis, Antonio Della Guardia, Binta Diaw, Lorenzo Ermini, Valentina Furian, Nicola Lorini, Luca Marcelli, Martina Melilli, Stefan Milosavljevic, Claudia Mirambell Adroher, Caterina Morigi, Francis Offman, Dario Picariello, Giulio Saverio Rossi, Giuliana Rosso, Letizia Scarpello, Davide Sgambaro, Gabriel Stöckli, Davide Stucchi ed Eva Chiara Trevisan.
I finalisti della sezione Fotografia Contemporanea invece sono: Bruno Baltzer & Leonora Bisagno, Riccardo Banfi, Mariella Bettineschi, Silvia Bigi, Jaspal Birdi, Calori & Maillard, Domenico Camarda, Marina Caneve, Luca Capuano & Camilla Casadei Maldini, Valeria Cherchi, Paolo Ciregia, Federico Clavarino, Mario Cresci, Orecchie d’Asino, Barbara De Vivi, Massimiliano Gatti, Valentina Lapolla, Fabien Marques, Luca Massaro, Valentina Miorandi, Gloria Pasotti, Camillo Pasquarelli, Iacopo Pasqui, Claudia Petraroli, Eleonora Quadri, Alessandro Sambini, Buhlebezwe Siwani, Jacopo Valentini, Rocco Venezia e Martina Zanin.

La composizione delle giurie si è pregiata anche in quest’edizione di autorevoli critici e curatori. Per la sezione “Arte Emergente” ci hanno onorato della loro presenza Lorenzo Balbi, Lucrezia Calabrò Visconti, Angel Moya Garcia e Stefano Raimondi; per la sezione “Fotografia Contemporanea” ringraziamo Daniele De Luigi, Francesca Lazzarini, Giangavino Pazzola e Mauro Zanchi.
Entrambe le giurie hanno goduto della partecipazione e supervisione del curatore del Premio Carlo Sala.

 

Premio Francesco Fabbri per le Arti Contemporanee
a cura di Carlo Sala
Villa Brandolini, Solighetto di Pieve di Soligo (Treviso), Piazza Libertà n°7
Cerimonia di premiazione online 13 febbraio ore 17.30
17 – 26 febbraio 2021

Il Premio è promosso dalla Fondazione Francesco Fabbri in collaborazione con il Comune di Pieve di Soligo, con il patrocinio di Regione Veneto e Provincia di Treviso, e di Landscape Stories e TRA.

Orari di apertura: mercoledi – giovedi – venerdi, 16.00 – 19.30
Ingresso libero.

Per Info: www.fondazionefrancescofabbri.it; segreteria@fondazionefrancescofabbri

Fondazione Francesco Fabbri Onlus
Via Fabbri n° 16 – Solighetto
31053 Pieve di Soligo (TV)